Miodesopsie

27 Settembre 2018

Cosa sono

Le miodesopsie (o corpi mobili vitreali o mosche volanti) sono la manifestazione clinica di una degenerazione della struttura gelatinosa del corpo vitreo dovuta all’aumento dell’età e ad altre concause come la miopia, i traumi oculari e gli interventi chirurgici oftalmologici, l’uso di alcuni farmaci e i disordini metabolici e/o la poca assunzione di liquidi durante la giornata. Le degenerazioni del corpo vitreo legati all’età iniziano intorno ai 20-30 anni ma si manifestano in genere dopo i 40-50. Nei soggetti miopi i segni clinici sono anticipati di almeno 10 anni.
Il corpo vitreo (detto anche umore vitreo) è un tessuto connettivo gelatinoso trasparente, incolore, non vascolarizzato e circondato da una membrana, che riempie lo spazio compreso tra il cristallino (posteriormente) e la retina. Il gel vitreale è formato per il 99% di acqua e per il restante 1% da fibre di collagene, zuccheri, cellule vitreali (ialociti), proteine, acido ialuronico, ecc., che ne costituiscono l’impalcatura. Le fibre di collagene sono immerse in una matrice di acido ialuronico, proteoglicani (PG), minerali e vitamine.

 

Il corpo vitreo

Il corpo vitreo svolge diverse funzioni:

  • Contribuisce a stabilizzare la forma dell’occhio (in pratica, riempie il bulbo oculare e ne conserva la forma sferica)
  • E’ in grado di ammortizzare gli urti e le sollecitazioni meccaniche che interessano il bulbo oculare (anche se compresso, torna alla sua forma originaria).
  • Fa parte dell’apparato diottrico dell’occhio: essendo trasparente, viene attraversato dalla luce e permette al complesso formato da cornea, umore acqueo e cristallino di far convergere i raggi luminosi sulla retina
  • Svolge una funzione di supporto, protezione e nutrimento per il cristallino, anteriormente, e la retina, posteriormente

Con il trascorrere degli anni il gel vitreale appare rarefatto per la riduzione del suo volume: l’acido ialuronico perde progressivamente la capacità di trattenere l’acqua e va incontro ad una graduale depolimerizzazione, responsabile della “fluidificazione” del vitreo. Questo fenomeno, chiamato “sinchisi”, inizia nella parte posteriore e, successivamente, si estende all’intero corpo vitreo. Il risultato è la formazione di lacune vitreali (cavità otticamente vuote).
L’evoluzione di tale processo conduce alla contrazione delle fibre collagene, le quali fluttuano liberamente all’interno delle cavità lacunari oppure si aggregano formando ammassi filamentosi (“sineresi vitreale”). Questa fase rende possibile la percezione di corpi mobili vitreali (o miodesopsie), spesso descritti come “mosche volanti” o “ragnatele” (in pratica, la loro visione è dovuta all’ombra che gli addensamenti del vitreo proiettano sulla retina). I corpi mobili vitreali sono percepiti soprattutto in condizioni di forte luminosità o guardando una superficie bianca: le ombre si spostano rapidamente con i movimenti dell’occhio, poi lentamente tornano alla sede originaria. La fusione di aree liquefatte porta alla caduta dell’impalcatura delle fibre collagene ed il vitreo comincia a distaccarsi; in questa fase, oltre ai corpi mobili, possono essere percepiti dei fosfeni (flash visivi dovuti alla trazione vitreale discontinua sulla retina). Il passo successivo è la separazione del vitreo dalla retina e il distacco posteriore di vitreo.

 

Le cause

Le cause della comparsa di miodesopsie sono:

  • Invecchiamento: il deterioramento vitreale, dovuto al passare degli anni, è una delle principali cause di formazione di corpi mobili vitreali. Si stima che più del 50% delle persone sopra i 70 anni sia affetta da miodesopsie.
  • Diabete: le miodesopsie, o floaters, sono comuni nei pazienti diabetici in quanto la patologia causa una debolezza capillare che potrebbe esitare in piccoli sanguinamenti i quali finiscono poi per fluttuare nel gel vitreale.
  • Traumi bulbari costituiscono una delle cause di più facile riscontro dei floaters. I traumi oculari possono, infatti, esitare in danni bulbari, talvolta anche gravi, ed essere causa della comparsa di miodesopsie.
  • Miopia: i pazienti miopi, soprattutto se affetti da una miopia patologica, hanno un elevato rischio di sviluppare delle miodesopsie.
  • Infiammazioni vitreali (vitreiti) dovute a infezioni virali da Herpes, Citomegalovirus e altre
  • Chirurgia della cataratta: alcune complicanze che possono insorgere durante l’intervento di cataratta, potrebbero concorrere alla formazione di floaters vitreali

Trattamento

Purtroppo non esistono in commercio trattamenti o farmaci in grado di eliminare completamente il disturbo delle miodesopsie. Esistono tuttavia due tipi di chirurgia (Yag laser o vitrectomia) in grado di ridurne la percezione, che il medico oculista può consigliare una volta escluse possibili complicanze più gravi.
Il trattamento con lo Yag Laser è quello preferibile quando i floaters sono visibili e sufficientemente distanti dalla retina e dal cristallino. Si tratta di un intervento della durata variabile tra i 10 ed i 30 minuti che può essere effettuato con diverse tecniche (vaporizzazione, delocalizzazione, assottigliamento).
La vitrectomia è una tecnica di micro-chirurgia oftalmica grazie alla quale viene rimosso, parzialmente o totalmente, l’umore vitreo dell’occhio. Viene utilizzata come terapia in diverse patologie oculari, quando il corpo vitreo è danneggiato irrimediabilmente e non è più trasparente e consiste nell’aspirazione dell’umore vitreo tramite l’inserimento di microsonde all’interno del bulbo oculare. L’operazione può essere eseguita in anestesia locale o generale con una durata variabile a seconda della gravità del problema ed il recupero post-operatorio richiede circa 24 ore. In seguito il paziente dovrà comunque seguire accorgimenti come l’instillazione di specifici colliri, determinate posture per il sonno e l’evitare sforzi e traumi.

Esistono tuttavia in commercio integratori alimentari con formule mirate contenenti principi attivi specifici per il vitreo (ad es. collagene, acido ialuronico, sali minerali, ecc.) abbinati a sostanze ad azione e antiossidante e antinfiammatoria che aiutano il paziente affetto da miodesopsie in primis ad assumere un maggiore quantitativo di liquidi durante la giornata, raccomandazione fondamentale per ridurre il rischio di un peggioramento della patologia, e che possono contribuire ad una riduzione più o meno marcata della percezione delle miodesopsie e ad un miglioramento della qualità della vita del paziente.